Il regista Carsen rivisita il lavoro di Gay che ispirò Brecht
SPOLETO (PG), 7 LUG - Una commedia musicale di
grande energia e ritmo, allegra e ironica nel suo paradossale e
spietato mettere in scena perfidia, egoismo e corruzione degli
uomini: è questa 'The Beggar's Operà portata al Festival di
Spoleto, moderna versione firmata dal regista canadese Robert
Carsen del classico e fortunato lavoro d'inizio Settecento di
John Gay e Johann Pepusch, che arrivò ad essere il modello per
l''Opera da tre soldi' di Brecht.
Carsen, che 40 anni fa iniziò la sua carriera a Spoleto come
assistente di Menotti e al termine della prima rappresentazione
ha ricevuto il premio Carispo per il suo lavoro, ha aggiornato
lo spirito di quest'opera sul piano dei contenuti e, con lo
straordinario aiuto di William Christie e Les Arts Floirissants,
anche su quello musicale, senza tradirlo o stravolgerlo.
Il motto di tutti i personaggi si condensa nell'unica domanda
esistenziale che ritengano valida: "E io cosa ci guadagno?",
perché, come si canta e ripete, ognuno tenta di truffare e
tradire l'altro.
(ANSA)