L'ambizione cieca della Lady

Bologna: torna "Macbeth" con Roberto Abbado sul podio

Recensione
classica
Teatro Comunale di Bologna Bologna
Giuseppe Verdi
06 Ottobre 2015
Robert Wilson è un sintetico. Pochi dettagli nei costumi (di Jacques Reynaud) per la contestualizzazione storica, accenni ambientali nei pannelli mobili, crea il buio con la luce: tanto illumina ciò che vuole in evidenza da oscurare tutto ciò che vuole nascondere. È un esperimento più o meno gradito, e dal 2013 continua a far discutere sulla liceità o meno di un’operazione – certo esteticamente affascinante – da ‘light designer’, tanto invadente però dell’opera musicale che rischia di accecare l’udito. Vorrebbe un teatro in cui le componenti si coniugano in un’opera d’arte totale fondata su una struttura formale “visiva”, ma, se il teatro d’opera nasce dalla musica, questo è un caso che va contro la realizzazione musicale stessa. Obbliga poi gli interpreti in pose plastiche che idealmente prenderebbero vita con scatti essenziali e netti, ma che non riescono a essere messe in pratica se i cantanti sono soprattutto portatori d’impeti di un’italianità impossibile a trattenersi. Se il risultato è quello di due emisferi (musicale e visivo) non comunicanti tra loro, l’interpretazione musicale basta però a risollevare le sorti della serata. Il timbro brunito di Amarilli Nizza la fa una Lady di grande eloquenza, che delle disomogeneità tra i registri fa strumento retorico e che sfodera – dal vezzo alla graffiante minaccia – un caleidoscopio di espressioni sottilmente calibrate. Si ritrovano più mature le voci maschili di Dario Solari (Macbeth) e Riccardo Zanellato (Banco), così come la direzione di Roberto Abbado, che si distingue per polso e precisione. Anche i cori rilucono di ceselli dinamici, concorrendo insieme alle voci solistiche alla realizzazione di quell’ambiente tragico solo evocato dalle scene di Wilson.

Note: Macbeth, melodramma in quattro atti; libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffei, musica di Giuseppe Verdi

Interpreti: Macbeth – Dario Solari; Banco – Riccardo Zanellato; Lady Macbeth – Amarilli Nizza; Dama di Lady Macbeth – Marianna Vinci; Macduff – Lorenzo Decaro; Malcolm – Gabriele Mangione; Il medico – Alessandro Svab; Il domestico di Macbeth – Michele Castagnaro; Il sicario – Sandro Pucci; L'araldo – Luca Visani

Regia: Robert Wilson, ripresa da Gianni Marras

Costumi: Jacques Reynaud

Orchestra: Teatro Comunale di Bologna

Direttore: Roberto Abbado

Coro: Teatro Comunale di Bologna

Maestro Coro: Andrea Faidutti

Luci: Aj Weissbard

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Eseguita per la prima volta in Italia la Sinfonia dedicata a quei tragici giorni del 1944 dall’americano William Schuman

classica

A Baden-Baden apertura in grande stile del Festival di Pasqua con l’opera di Richard Strauss con i Berliner Philharmoniker diretti da Kirill Petrenko

classica

All’Opéra national du Rhin di Strasburgo un successo per l’opera wagneriana con Michael Spyres al debutto nel ruolo