Le donne, capricciose come le nuvole

Il festival di Spoleto ha iniziato un progetto triennale sulla trilogia Mozart-Da Ponte

Recensione
classica
Festival dei due Mondi Spoleto
Wolfgang Amadeus Mozart
29 Giugno 2015
I tre volte premio Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo riportano Così fan tutte a Napoli: sul fondo il golfo con alcuni vascelli; ai lati due pareti di color rosso pompeiano, che con un niente si trasformano da esterni in interni; in alto grandi nuvole, capricciose come - dice Ferretti - il carattere delle donne. I costumi spostano l'azione in avanti di qualche anno, giusto quel tanto che serve ad eliminare ogni odore di cipria settecentesca. La regia di Giorgio Ferrara attenua i momenti di stile musicale alto (le arie di Fiordiligi) o farsesco (i travestimenti di Despina) e sceglie decisamente il registro intermedio della commedia, imprimendo all'azione un andamento naturale ed equilibrato e sottolineando maliziosamente ma anche elegantemente le arguzie disseminate nel testo di Da Ponte. Uno spettacolo fatto da professionisti d'alto livello, che non sbagliano un colpo e non pretendono di escogitare chissà quale nuova interpretazione di Mozart. Anche James Conlon punta sulla vivacità della commedia - che non consiste necessariamente in tempi veloci - ma coglie benissimo anche il trascolorare dell'armonia in momenti d'emozione o di riflessione. Agli attenti e precisi giovani dell'Orchestra Cherubini chiede più una buona resa d'insieme che sottili sfumature: l'impressione è che le prove siano state poche, anzi si tratta di una certezza, poiché appena una settimana prima di Così fan tutte il direttore americano dirigeva a Roma la prima della Dama di picche. Anche varie piccole imprecisioni sul palcoscenico nei pezzi d'insieme confermavano quest'impressione. Di buon livello la compagnia vocale, divisa in due gruppi: cantanti giovani per le due coppie d'amanti e più esperti per i due cinici manipolatori di sentimenti. I giovani erano i bravi Francesca Dotto, Joel Prieto, Ruxandra Donose e Rodion Pogossov, questi ultimi due già più rodati degli altri e più a loro totale agio sia vocalmente che scenicamente. Maurizio Muraro era un Don Alfonso di grande statura e Marie McLaughlin, nonostante sia decisamente più matura di quel che la parte richiederebbe, è stata una Despina impagabile.

Note: Coproduzione con Fondazione Teatro Coccia di Novara

Interpreti: Francesca Dotto (Fioriligi), Ruxandra Donose (Dorabella), Joel Prieto (Ferrando), Rodion Pogossov (Guglielmo), Marie McLaughlin (Despina), Maurizio Muraro (Don Alfonso)

Regia: Giorgio Ferrara

Scene: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo

Costumi: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo

Orchestra: Orchestra Giovanile "Luigi Cherubini"

Direttore: James Conlon

Coro: International Opera Choir

Maestro Coro: Gea Garatti

Luci: Daniele Nannuzzi

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